panor ridotta

 

PREPARAZIONE ALLA PRIMA COMUNIONE

   Carissimi mamme e papà,   

un cordiale saluto a ciascuno di voi, in questo momento reso così difficile dalla pandemia, ma che ci fa capire ancor di più l’importanza del prenderci cura gli uni degli altri. 

    Ed è proprio questo l’aspetto più importante sul quale sto insistendo fin dal nostro primo incontro: la preparazione alla Prima Comunione non può essere più pensata come se fosse una specie di scuola, che dopo un certo numero di incontri, tenuti in alcuni periodi dell’anno, rilascia l’attestato di partecipazione  con tanto di festicciola finale… né, tantomeno come un periodo di indottrinamento, in cui imparare a memoria alcune cose da credere per dirsi cristiani e quattro preghierine da ripetere per tutta la vita se ne senti il bisogno… 

   Quello che mi sta a cuore accompagnando bambini, giovani e adulti è “formare” dei cristiani, cioè persone che costruiscono la loro mentalità, le loro convinzioni e le loro motivazioni, sull’assimilazione del Vangelo e sviluppano il loro stile di vita sul modello lasciato da Gesù, intessendo con gli altri relazioni fraterne che culminano nella nascita di comunità (famiglia, parrocchia, quartiere) in cui ci si prende cura gli uni degli altri, dai vicini ai marginali. 

   Per questo mi sono riproposto di rimettere al centro la Messa della Domenica, come momento qualificato di ascolto della Parola di Dio e di comunione con il Signore Gesù e tra di noi, accompagnata da attività formative e di animazione atte a favorire la conoscenza reciproca tra famiglie e l’inserimento in quella “famiglia di famiglie”, che vuole essere la nostra Parrocchia.

   Avviare questo processo di trasformazione non è stato facile: molti si sono adeguati per motivi di comodo (la collocazione del cosiddetto catechismo alla domenica), molti genitori non si sono proprio lasciati coinvolgere, altri hanno continuato a ‘parcheggiare’ i propri figli in parrocchia per un paio d’ore, altri ancora hanno continuato a pensare che per la festicciola della prima comunione valga la pena di sopportare qualche piccola scocciatura per un pò di tempo… l’emergenza covid ha evidenziato ancor di più la realtà di un gruppo di famiglie poco motivato a partecipare, ma molto determinato nell’esigere comunque la conclusione dell’itinerario formativo, senza tener conto che da mesi ne era mancato l’elemento portante (già da dicembre 2019 il numero dei bambini partecipanti era calato di un buon 50%) e cioè la Messa domenicale, che anche dalla fine del lookdown ad oggi è stata comunque disertata dalla maggior parte.

   Vi confesso che sono stati davvero avvilenti l’arroganza di alcuni e la risonanza che mi è arrivata di commenti e giudizi sprezzanti di fronte alla decisione di riprendere l’itinerario formativo solo quando si sarebbero ripristinate condizioni favorevoli… D’altronde, non è andata meglio nelle Parrocchie in cui si è andati avanti lo stesso e si sono tenute le Prime Comunioni in ottobre: il Parroco di S. Ireneo mi ha comunicato l’amarezza sua e dei catechisti per il fatto di famiglie che si sono cancellate dal gruppo watsapp addirittura durante il pranzo di rito per la prima comunione…

   Tutto ciò non mi ha fatto perdere la voglia e l’entusiasmo di andare avanti nell’impegno “formativo” e soprattutto il desiderio di essere vicino a ogni famiglia in questo momento così problematico… per questo vi ho proposto di ritrovarci insieme, anche se a distanza regolamentare, almeno ogni tanto a celebrare la Messa festiva il sabato pomeriggio (anche qui quante chiacchiere…) per continuare ad avere come punti di riferimento la Parola di Dio e la comunione tra noi. Per molti però il pensiero fisso rimane un altro: ma la prima comunione quando si farà? Questa insistenza mi ha fatto venire un’idea: se i bambini hanno questo forte desiderio di fare la comunione quale momento migliore del Natale per fargli questo regalo e rendere così presente Gesù non soltanto nel presepio ma, soprattutto, nel loro cuore? Essi potrebbero fare così la comunione nei giorni delle festività natalizie, cos’ carichi di significato e di emozioni.

   Quindi il 28 novembre vi ho proposto di far fare la prima comunione ai bambini che lo desiderano (sia quelli che hanno iniziato nel 2018 che nel 2019) nella messa della IV domenica di avvento che celebreremo sabato 19 dicembre alle ore 16,30 (arrivare un quarto d’ora prima per il rispetto dei protocolli sanitari). Non c’è niente di particolare da preparare: si viene e si partecipa come al solito e al momento della comunione i bambini si mettono in fila insieme ai genitori presenti e  si comunicano, nella massima semplicità e sobrietà, come questo momento richiede. Non c’è da ricevere altre informazioni se non la raccomandazione di non invitare nessuno, perché siamo già vicini al numero massimo consentito di persone che possono stare in chiesa.

   La festa solenne per tutti i bambini che ricevono la prima comunione in tempo di covid la faremo, a Dio piacendo, domenica 6 giugno 2021, festa del Corpo e Sangue del Signore, alle ore 11, nel piazzale antistante la chiesa, sperando che questa esperienza vissuta ce la faccia celebrare con profondità e significatività, e eviti a molti di ridurla ad una festa in costume, con gadegts e cotillons, come spesso succede. 

   Se qualche famiglia volesse celebrare anche il Sacramento della Riconciliazione (per i bambini lo rimanderei ad un’età più adulta in cui possono avere una più chiara consapevolezza di quello che significa fare del male o commettere errori importanti) ricordo che siamo a disposizione tutti i giorni nella mezzora che precede l’inizio di ogni Messa.

   Il prossimo incontro di questo itinerario di formazione “permanente”, cioè che non è una scuoletta a tempo e non è rivolto solo ai bambini, ma a tutta la famiglia, per tutti coloro che vorranno proseguire, ci sarà sabato 16 gennaio alle ore 16,30 per la celebrazione della Messa festiva.

   Vi ho scritto queste righe in prima persona perché mi assumo tutta la responsabilità di quello che vi propongo, come si suol dire: “ci metto la faccia”… ma sono certo di parlarvi anche a nome dei catechisti, che ringrazio per come si impegnano ad essere vostri compagni di viaggio, anche se al momento costretti a farlo soprattutto attraverso le varie piattaforme social.

   Un saluto fraterno a tutti voi, fra’ Mario.

10/12/2020.

       

   

  

     

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